
Qualche giorno fa, in un breve ritaglio di tempo, sono andata a vedermi una partita di calcio, categoria giovanissimi.
Sappiamo quanto sia importante la figura dell'allenatore come guida e leader che fa crescere un gruppo, e quanto sia determinante per il raggiungimento dei risultati prefissati il suo stile comunicativo. In partita si deve parlare o no? Sembra essere questo uno dei più grossi dilemmi, che vede il confronto di opinioni diverse... Ma quello che è successo in questa partita che ho visto ha del meraviglioso! Un allenatore che urlava con la bava alla bocca (è un po' forte il termine? però era così!), un guardialinee che faceva la stessa cosa, aggiungendo, di tanto in tanto, qualche parolaccia, ed un tifoso genitore che, dalla tribuna, faceva l'allenatore in seconda... suggerendo i suoi utili consigli tattici e camminando su è giù per le gradinate.
Il bello (oh! è un termine provocatorio!!!) della situazione è che ognuno dei tre simil-leader diceva cose assolutamente diverse tra loro. Devo dirvi la verità: sono stata tentata dal registrare tutto con il telefonino... prima o poi lo farò! Comunque, in quel preciso momento ho pensato: certo che questi ragazzi devono sentirsi come schiacciati in un sandwich!
6 commenti:
ciao Solidea! beh! che dire... quella che descrivi è una situazione veramente negativa per i ragazzi e credo pietosa per gli spettatori, almeno per quelli che riescono a distinguere il bene dal male!
Complimenti per il blog! buon lavoro!
Ciao Solidea! molto carina la foto che hai scelto come immagine del post... meno carine certe scene che si vedono sui campi da calcio.
Mi domando: possibile che nessuno provveda a far sparire dalla circolazione certi soggetti proprio non adatti a questo ruolo?
Ti auguro un buon pomeriggio! P.S. sono passato dal tuo sito... ho visto il restyling... cosa dirti?! sei grande come sempre!
Ciao! sono passata per farti un saluto veloce! come stai passando questa tua giornata? di corsa come al solito? ... voglio vedere se indovini chi sono!!! un abbraccio speciale!
ciao! ... ma come faccio ad indovinare chi sei? non mi hai dato nemmeno un elemento su cui aggrapparmi! è difficile!!! ma non impossibile... prima o poi capirò chi sei! per ora ho capito che sei una donna! comunque, visto che mi conosci, anche io ti abbraccio!
Ciao, anche io penso che sia un dilemma il parlare o meno, dare indicazioni, suggerire ecc.
In generale dipende anche dall'età dei ragazzi.
Penso però che nella partita si condensi il lavoro che si è preparato prima e il ruolo dell'allenatore sia di recuperare informazioni dallo svolgimento della partita per migliorare i punti deboli negli allenamenti successivi.
Se qualche cosa non funziona durante la partita non si può incolpare i ragazzi, di solito fanno quello che hanno assimilato prima.
Secondo me bisogna dare poche indicazioni (2/3 max) sulla condotta generale della partita e caso mai sostenere il morale dei ragazzi evidenziando le cose buone che fanno.
Se proprio vediamo che sono inferiori o hanno problemi penso sia giusto trovare qualche qualità che stanno esprimendo e farli "ancorare" a quella per non farli demoralizzare.
Il lavoro grosso si dovrà fare durante la settimana, la domenica dovrebbe essere una festa, è compito dell'allenatore farla diventare tale anche se non sono soddisfatte le aspettative.
Ciao
Ciao AP, sono d'accordo su tutto quello che sostieni, e soprattutto nel fatto che la domenica deve essere una festa. Un festa nella quale si sperimenta tutto il lavoro svolto nell'arco della settimana. Si sperimenta, si verifica, si analizza... tutto questo lo si deve fare al di là delle aspettative create (che poi sappiamo sono sempre nostre immaginazioni, che possono avverarsi o no).Sul tanto parlare in partita... io quello proprio non riesco a sopportarlo. E' giusto dare indicazioni, in modo ponderato, mirato ed equilibrato, ma assilare il giocatore, secondo me, è sempre improduttivo.
Un giorno, chiacchierando piacevolmente con Maurizio Seno, gli chiesi: secondo te, quando si può dire che un allenatore è quasi perfetto? Lui mi disse: quando si mette un cerrotto in bocca!
Certo, con questa frase portiamo agli estremi una situzione, ma il significato è chiaro, no?
Ti ringrazio per il tuo intervento, ti auguro una buona giornata!
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