
mercoledì 28 febbraio 2007
post 2: il coach sportivo all'interno della società

martedì 27 febbraio 2007
post 1: chi è il coach sportivo

lunedì 26 febbraio 2007
come capire il grado di comunicazione

domenica 25 febbraio 2007
sabato 24 febbraio 2007
Real Marcianise: la strategia

venerdì 23 febbraio 2007
ascoltare... ma cosa?

giovedì 22 febbraio 2007
ascoltare

mercoledì 21 febbraio 2007
"come"

Il primo è visto in negativo perché è quel tipo di Mister che punta dritto solo alla vittoria, calpestando i diritti e le libertà di espressione dei piccoli, che vengono guidati come robot.
Permettimi una provocazione: premesso che sono pienamente d’accordo con il concetto che si vuol trasmettere, e faccio riferimento al rispetto dei piccoli, ma il termine “vincente” non è sbagliato per definire uno stile comportamentale errato?
Tra “formatore” e “vincente” qual è il termine che ti cattura di più?
Poi mi sono chiesta: “come mai ancora siamo fermi a dire devi essere così?... come mai ancora puntiamo l’attenzione su ciò che dobbiamo dire e non su come lo dobbiamo dire?...
All’allenatore viene detto: devi essere un formatore, devi saper comunicare con il gruppo, devi saper modulare la voce, devi catturare l’attenzione di chi ti ascolta…
Ai dirigenti vengono richieste competenze di gestione sempre più innovative, una capacità di organizzazione che esula dalla semplice voglia di fare ma necessita di conoscenze manageriali.
Sapere la normativa sportiva è indispensabile per la gestione della scuola calcio, ma poi occorrono strumenti di direzione aziendale, capacità di gestire un gruppo, di motivarlo e coinvolgerlo nel raggiungimento dei traguardi prefissati.
Abbiamo capito che “dobbiamo essere così”. Ma se “così” non lo siamo o per esserlo dobbiamo migliorare… “come” possiamo fare?
È il “come” che a noi interessa: come posso capire gli altri, come posso guidare un gruppo, come posso trasmettere le mie conoscenze, come posso organizzare strategicamente il mio lavoro, come posso modulare la mia voce, come posso catturare l’attenzione degli altri…
Il mio obiettivo è proprio questo: suggerire le regole per “come essere” e “come fare”.
martedì 20 febbraio 2007
allenamento mentale

Nella trasmissione di domenica sera di "Che tempo che fa", condotta da Fabio Fazio, era ospite Alex Del Piero. Ha raccontato diverse cose, esperienze, ecc. C'è un particolare che non può essere sfuggito agli esperti di comunicazione e pnl: il racconto dell'allenamento mentale. Certo, Alex non ha usato questo termine, ma vorrei farvi notare come la preparazione mentale sia assolutamente efficace per raggiungere risultati. Cosa faceva Alex da piccolo? Ha raccontato, divertendo tutto il pubblico, di posizionare un divano al centro della stanza, e dietro una sedia che aveva la funzione di fare da porta. Alex si sistemava davanti al divano e, con una palla di gommapiuma (e per fortuna!) era pronto a raggiungere il suo obiettivo: superare la barriera (che era il divano) e segnare il goal proprio sotto alla sedia. Contemporaneamente, faceva la telecronaca dell'evento, come fosse una voce esterna che narrava tutti i suoi gesti fino a dire "goallll! Alex Del Piero ha segnato il goal!". Questa sua seconda strategia serviva chiaramente ad automotivarsi, a caricarsi. E pensate, diceva di aver fatto goal anche quando non era vero.
Certo, Alex non stava facendo un normale allenamento ma un allenamento speciale: quello mentale. Nei prossimi post vi svelerò alcuni segreti di questa forma di allenamento, intanto Buon Carnevale! ... chissà! forse qualcuno si vestirà da Alex Del Piero!
lunedì 19 febbraio 2007
questione anche di dirigenti!

Nella trasmissione televisiva "Quelli che il calcio", Candido Cannavò, parlando della violenza nel calcio, ha posto una questione, secondo me da non trascurare: i dirigenti sportivi. Cannavò ha lamentato una scarsa cultura e capacità dirigenziale di chi è al vertice di una società calcistica. Personalmente mi è capitato di riscontare una simile realtà, e credo che ci sia bisogno di una maggiore formazione. E voi, cosa ne pensate? Quali esperienze avete in merito? Vi auguro una settimana di pensiero positivo! Solidea
domenica 18 febbraio 2007
Buona domenica
sabato 17 febbraio 2007
venerdì 16 febbraio 2007
etica emozionale


giovedì 15 febbraio 2007
Team work

Uno dei miei argomenti preferiti, in materia di comunicazione, è il team work (lavoro di squadra). Soprattutto in ambito sportivo, mi son trovata ad "insegnare" le regole per gestire e motivare un gruppo. Mi sono sempre sorpresa di come gli allenatori, nell'educare i ragazzi al calcio, pongano sempre l'accento sul fatto che una partita è un "lavoro di squadra". Quindi, e giustamente, al ragazzo che tende ad una prestazione individuale, egocentrica, si ricorda che i giocatori sono 11. Tutti devono contribuire e la regola prevalente è aiutarsi, "fare squadra". Principi giustissimi, più che validi.
In un recente corso, un allenatore mi ha detto: ho un gruppo affiatato però ci sono 2 ragazzi con una personalità ingestibile, sbagliata, che vanificano sempre il lavoro fatto con gli altri. La prima regola del team work, cioè fare squadra, vale anche per allenatore. Sappiamo che le conoscenze e competenze sportive (tecnica, tattica, ecc.) da sole non bastano per gestire un gruppo. L'allenatore deve saper comunicare, motivare, coinvolgere il gruppo che guida. Se è vero che l'allenatore è un leader è vero anche che deve conoscere la modalità di formazione e valorizzazione, prima, del singolo individuo, e poi, del gruppo/squadra.
Ognuno di noi ha una sua personalità che, senza entrare nella definizione tecnica, si riassume con: ognuno di noi ha un suo unico modo di reagire alle diverse situazioni ambientali. Tra queste anche la forma di comunicazione verbale, para verbale e non verbale dell'allenatore.
L'istruttore, nel guidare un gruppo, dà e riceve una continua serie di comunicazioni, che sono in continua evoluzione e non si fermano mai, anzi si autoalimentano.
Morale della favola: dal gruppo non va escluso nessuno; è necessaria una comunicazione flessibile, gestita di volta in volta a seconda della personalità che ci si presenta.
mercoledì 14 febbraio 2007
martedì 13 febbraio 2007
arbitri e affini in rete!

lunedì 12 febbraio 2007
c'è ancora un po' di nebbia in campo!

1) fischi, dalla curva sud dell'Olimpico, per "1 minuto di silenzio";
2) 4 ultras interisti arrestati;
3) a Bergamo, i tifosi dell'Atalanta, lanciano un petardo nel campo chiuso al pubblico;
4) rissa a Baronissi tra dirigenti dell'eccellenza.
Questo è quanto trasmesso dalle Tv nazionali, come risultato concreto di un turno di fermo del calcio italiano.
E nelle vostre realtà sportive cosa è successo? quale cambiamento si è generato?
Personalmente devo ringraziare pubblicamente quanti lavorano al mio fianco. Hanno dimostrato una correttazza assoluta delle regole ed un doveroso rispetto verso gli avversari. Non che prima non lo facessero ma si è accentuato un senso di responsabilità maggiore, soprattutto nei confronti dei giovani calciatori. Certo... ci vuole un pugno di ferro per isolare i soliti ......... !
Buona settimana! Solidea
domenica 11 febbraio 2007
sabato 10 febbraio 2007
fisiologia e postura influenzano i nostri stati d'animo!
venerdì 9 febbraio 2007
Motivazione: il nostro atteggiamento

giovedì 8 febbraio 2007
Management sportivo: la sfida continua!

In questi giorni, mi sono trovata spesso a discutere sul management sportivo. Le riflessioni che sono emerse dal gruppo di lavoro sono abbastanza singolari. Da un lato, ci sono aziende che ne hanno fatto un grosso business. Molto in voga i corsi per direttori sportivi, dirigenti di "top management"... (... tra le altre cose... vi sfido a parteciparvi! Avete visto quali sono i requisiti per l'accesso?!). Dall'altro, ci sono le società sportive, che utilizzano figure non ancora professionali, e questo si verifica sia in società dilettantistiche che professionistiche. Ci mancherebbe! il loro lavoro è indispensabile ma non quando si tratta di management vero!
Management significa organizzazione, condivisione, visione, programmazione, strategia, flessibilità, immagine integrata, risultato. Per tutto questo sono indispensabili il piano marketing ed il piano di comunicazione (nei prossimi post parleremo in modo approfondito anche di questi strumenti)... Quante sono le società che li utilizzano?
Vi auguro un buon management della vostra giornata! Solidea
mercoledì 7 febbraio 2007
le regole per il successo!
Cari Amici, in questo breve video, troverete descritte le 5 regole per raggiungere il successo. Il successo non è un traguardo definito ma un processo in continua evoluzione. Se vi siete posti degli obiettivi e li avete raggiunti, dovete subito identificarne altri. Vi accorgerete, ad una prima visione, di quanto siano semplici queste regole. Riguardate il video, provate a fare un'analisi approfondita e vi accorgerete, invece, di quanto sia difficile mettere in atto in realtà qualcosa di semplice! Programmatevi per il successo! Vi auguro una splendida giornata! Solidea
martedì 6 febbraio 2007
finalmente siamo alle responsabilità!

lunedì 5 febbraio 2007
in attesa di una decisione...

Cari lettori, in attesa di una precisa decisione delle Istituzioni del calcio e della politica, sugli ultimi tremendi avvenimenti a Catania, cosa possiamo fare?
In due giorni abbiamo sentito un'infinità di pareri provenienti da esperti di calcio e presunti tali. Tutte le trasmissioni televisive di sport hanno discusso il tema della violenza negli stadi. Qualcuno ha cercato di attribuire colpe limitate ad alcuni soggetti: colpa delle società di calcio, colpa degli ultras, colpa di giovani irrequieti che trovano sfogo nei campi da pallone. Il calcio è malato... così non si può andare avanti... è l'unico sport nel quale si vedono certe violenze... Sapete la mia posizione in merito: c'è del marcio ma c'è anche del sano, sia nel calcio che in altri ambienti sportivi. Ci siamo dimenticati i casi di doping nel ciclismo? Nell' ultima gara di basket, disputata dalla squadra della mia città, ci son uscite le botte... Generalizzare non serve a nulla, così come fare i "falsi" moralisti. Ieri, leggendo i giornali, ho trovato alcuni pareri di personaggi dello sport. Mi ha colpito l'affermazione di un Presidente che diceva: "sono fatti vergognosi e vanno puniti". E sono daccordo su tutti i fronti. Però mi son detta: come mai questo Presidente dichiara questo alla stampa? Non si ricorda quando nelle trasferte organizzava gruppi di tifosi scalmanati, pagando il viaggio ed il pranzo, e lasciando che in una gara tirassero sassi al guardialinee?
Lungi da me il fare ramanzine... spero solo che questo momento ci induca tutti, me compresa, a riflettere sul serio, a riflettere su cosa dobbiamo migliorare nel nostro lavoro, nella nostra attività a contatto con i piccoli e con i grandi. In certi casi, siamo tutti "colpevoli", e tutti possiamo fare qualcosa per migliorare il calcio. Buona settimana! Solidea
sabato 3 febbraio 2007
venerdì 2 febbraio 2007
Solidea
giovedì 1 febbraio 2007
Sport coaching: rivedersi

Dalla scorsa stagione, con una squadra di "Allievi", abbiamo iniziato ad utilizzare i video per rivedere le nostre partite. Lo scopo è stato quello di voler creare un terreno favorevole alla preparazione mentale. La focalizzazione degli obiettivi, la concentrazione mentale, il risveglio delle energie positive, diventano determinanti solo dopo "essersi rivisti". Il punto chiave è quello di cui abbiamo già parlato: cambiare prospettiva. Mentre gioco una partita, posso solo pensare di essere determinato ma non ho un riscontro oggettivo, non posso vedere da fuori qual'è il mio comportamento fisico e mentale. Se siete allenatori, vi sarete accorti quanto sia facile, dall'esterno, vedere se un ragazzo "è in partita" o no. Lui però non è in grado di analizzarlo, valutarlo, o perlomeno non riesce con la stessa facilità di chi lo vede con altri occhi.
Il "rivedersi" aiuta a: monitorare la gestione dei propri livelli di comunicazione; focalizzare gli aspetti che vanno migliorati; potenziarsi. Inoltre, c'è un altro aspetto fondamentale in questa esperienza: i ragazzi rivedono il video, il loro video, insieme, e questo li unisce ancora di più. Il "rivedersi" stuzzica il proprio orgoglio e soddisfa la curiosità di sapere come ci vedono gli altri. Sbaglio, o tutti noi, la mattina, in bagno, ci guadiamo allo specchio... facciamo le faccine... sorridiamo... sgraniamo gli occhi... profilo destro e profilo sinistro... ? E poi, se facciamo una passeggiata, magari per fare shopping, ecco qua che la vetrina del negozio ci serve come specchio... e prima di guardare in basso, verso gli oggetti in mostra, guardamo un po' più in alto, di fronte a noi, dove vediamo noi stessi! Splendida giornata a tutti! Solidea