lunedì 22 gennaio 2007


tratto dal mio libro "Creare e gestire un team sportivo di successo-come fare!"

Il concetto di leadership è significativo nella vita tutti noi, nel lavoro e nel quotidiano. E’ indispensabile per chi occupa un ruolo decisionale ed organizzativo.
Ma cosa vuol dire essere leader?
Il concetto, nel corso degli anni, è mutato, ha acquistato un nuovo significato, sicuramente più profondo.
Un tempo la qualifica di leader era affidata solo a pochi. Il leader era colui in grado di esercitare il suo carisma, un grande comunicatore che con le sue doti magiche trascinava bagni di folla.
Il leader era il condottiero coraggioso dell’esercito, l’uomo politico quasi irraggiungibile, un imprenditore, un idealista. Comunque il leader si visualizzava a colori in un contesto di uomini e donne in bianco e nero.
La leadership veniva intesa principalmente come potere verso gli altri.
Oggi non è più così. Il potere rimane vicino al leader, ma non per essere esercitato sugli altri, piuttosto su se stessi.
Il leader è colui che ha consapevolezza di sé, del proprio ruolo, dei suoi punti di forza e di debolezza. Soprattutto il leader è chi sa gestire e controllare i propri stati emozionali.
Una persona che si lascia condizionare dagli eventi non è un leader. Chi agisce in base a valori e obiettivi si.
Il leader non rimane imprigionato in convinzioni limitanti, è pronto a cambiarle e quando è necessario sostituirle con credenze potenzianti.
Il concetto di leadership va a braccetto con autostima e fiducia in se stessi, creatività, flessibilità e fantasia: chiavi che aprono la porta al successo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto il tuo libro e devo dire che ho trovato tante informazioni per me importanti. Seguo con interesse anche il tuo blog. Con stima Roberto

Anonimo ha detto...

Un libro che fa riflettere! Grazie

Anonimo ha detto...

Sei GRANDE! Mimmo

Anonimo ha detto...

Ciao Solidea,
sono un lettore del tuo blog ed appassionato di calcio. Quando navigo in internet, vado sempre alla ricerca di siti che parlino di questo mondo per me meraviglioso. Per caso, ho trovato su Sport Magazine" una recensione al tuo libro, fatta da Giovanni Albanese. Non so se ne sei a conoscenza ma spero di farti gradito pensiero nel riportartela così come pubblicata.

testualmente:
“Creare e Gestire un Team Sportivo di Successo – Come Fare!” appartiene all’ambito delle opere dedicate alla comunicazione. L’autrice, Solidea Vitali, esperta in comunicazione e coach sportivo, ritiene, infatti, che l’elemento psicologico costituisca il vero pilastro sul quale fondare la realizzazione degli obiettivi professionali in generale, sportivi nella fattispecie. Il volume, pur contemplando il taglio confidenziale normalmente utilizzato nel coaching (Solidea Vitali scrive in prima persona e si rivolge al lettore dandogli del Tu), si distingue dalle opere dei colleghi per una certa sobrietà del linguaggio, ma anche dei concetti espressi. Il lavoro, in questo senso, ne guadagna in termini di professionalità e diretta applicabilità al caso concreto, al contrario di quanto avviene in iniziative editoriali simili, nelle quali la descrizione di un iperuranio del tutto slegato dalla contingenza finisce per rendere stucchevole la lettura. L’autrice, invece, riesce ad ancorare puntualmente i propri assunti alla realtà, con esempi spesso vissuti in prima persona. Le 142 pagine del volume, venduto ad € 15,00 (quindici/00), sono divise in sei capitoli, e partono dall’analisi delle varie figure professionali che normalmente arricchiscono l’organico del club, per arrivare alla definizione di visione, missione, obiettivi e valori del team di successo. Come evidenziato nella cartella stampa allegata, si tratta, peraltro, del “primo testo, per chi lavora nel mondo del calcio, che tocca argomenti come la Programmazione Neuro Linguistica (disciplina della comunicazione d’avanguardia)”. Ma si tratta anche di un libro sulle motivazioni, su come darle, gestirle, soddisfarle, quindi, nel quale non troverete dati economici, raccolte giurisprudenziali, concetti di marketing, perché sarebbero fuorvianti ed inutili in un libro come questo. Si tratta, invece, di un volume nel quale, per molti versi, è il cosiddetto pensiero laterale a farla da padrone, ovvero la capacità di analizzare da un diverso punto di vista e ricercare la soluzione ai vari problemi che sono generalmente connessi alla gestione di un gruppo. E con ottimi risultati. L’autrice consiglia il proprio lavoro a dirigenti ed allenatori. Noi, personalmente, ci sentiamo di poter ampliare lo spetto di potenziali fruitori anche a tutti coloro che vogliono saperne di più in materia di comunicazione.

Ciao Stefano