martedì 4 dicembre 2007
terzo tempo nel calcio di serie A e B
Alla ripresa del campionato dopo la pausa per le festività di fine anno, la cerimonia conclusiva delle partite di calcio dei campionati di serie A e B, il cosiddetto "terzo tempo", anche se la definizione è impropria perché nel rugby indica l'incontro conviviale post-partita, diventerà una consuetudine su tutti i campi dei campionati italiani. Lo ha deciso il Consiglio di Lega che predisporrà per la prossima riunione, già convocata per il 13 dicembre prossimo, un cerimoniale in questo senso per sottoporlo all'approvazione delle società. Il presidente Antonio Matarrese: "Abbiamo molto apprezzato l'iniziativa messa in atto ieri dalla Fiorentina nella gara contro l'Inter"
Già in passato - è stato fatto notare dal segretario generale della Lega, Marco Brunelli - i club avevano discusso dell'opportunità di adottare una qualche forma di cerimonia di chiusura delle gare e, in qualche occasione, si erano anche sperimentate delle iniziative. Era accaduto che si sperimentassero delle forme di fair play nel campionato Primavera, nei preliminari di coppa Italia e quest'anno nella giornata del fair play. Si era trattato di un saluto dei 22 giocatori richiamati nel cerchio di centrocampo dalla terna arbitrale, "un'iniziativa peraltro sfuggita alla maggior parte degli osservatori e degli spettatori e ritenuta dalle società troppo macchinosa". "Per quanto riguarda il cerimoniale che si è visto ieri a Firenze, questo era stato scartato perché patrimonio di un altro sport, il rugby - ha spiegato Brunelli - mentre per il calcio si cercava qualcosa di peculiare". Dopo la commovente e magnifica manifestazione di ieri a Firenze, però il mondo del calcio ha rotto gli indugi. Il calcio italiano avrà quindi una cerimonia di sportività e fair play che dovrebbe contribuire a svelenire il clima delle partite di calcio. Se ne studieranno le modalità - anche se tutto lascia pensare che si tratterà di un qualcosa di molto simile a quello che si è fatto ieri a Firenze - e si applicheranno il prima possibile. Quasi sicuramente alla ripresa del campionato dopo la pausa.
Non c'è dubbio: la Lega recepisce e regolamenta un sano comportamento sportivo.
Solo una domanda: perchè la sua estenzione è pensata solo per la serie A e B?
A presto!
Solidea
giovedì 8 novembre 2007
la motivazione
Oggi vi propongo il tema della motivazione e desidero farlo raccontandovi un episodio.
Squadra di seconda categoria, costituita da tutti giovanissimi, la maggior parte allo loro prima esperienza in prima squadra.
6 partite perse, in maniera consecutiva, ed un pareggio. Al termine della partita che ha portato il pareggio, nello spogliatoio, entra il Presidente... pronto a passare una bella ramanzina alla squadra. Eppure i giocatori erano felici per quel risultato perchè comunque rappresentava un piccolo passo in avanti. Il risultato? La squadra è peggiorata ulteriormente.
A presto
Solidea
lunedì 3 settembre 2007
chiedo scusa a tutti ma...

Molte persone mi hanno scritto mail chiedendomi cosa ne pensavo di questo fatto. Cosa ne penso? Baldini va cacciato! Punto.
Lo so... forse sono un po' dura ma credo che certi episodi vadano bloccati sul nascere!
Gli effetti di questo atteggiamento li rivedremo, ne sono sicura, e li ritroveremo proprio nei campionati minori. Quale esempio? Far parte dell'albo prezioso ed inavvicinabile degli allenatori professionisti... dà diritto a certi atteggiamenti?
"Chiedo scusa a tutti ma non a Di Carlo" ... bravo Baldini!!!
Complimenti a Di Carlo per non aver reagito alla provocazione!
Buon lavoro a tutti!
Solidea
mercoledì 18 luglio 2007
management poco riuscito
in questo post parliamo di management sportivo, ossia della gestione e organizzazione efficace di una società sportiva.
In questo momento molte società avranno completato il loro organico, sia come giocatori che come dirigenti. Altre magari sono ancora in alto mare! Va bene che in questo periodo il mare ci piace ma per un'organizzazione i giochi a questo punto dovrebbero essere fatti (con la possiiblità, certo, di intergrare, aggiustare, migliorare nei mesi prossimi).
Le scelte che opera oggi una società, a qualsiasi livello, devono essere fatte con riferimento alla scorsa stagione.
Vediamo adesso un caso di management poco riuscito.
Una società di calcio, allo stato attuale, si trova con ruoli dirigenziali scoperti e con la maggior parte di tecnici e dirigenti qualificati che se ne sono andati.
In più, i genitori dei più piccoli hanno dichiarato che confermeranno l'iscizione dei propri figli solo dopo l'esser venuti a conoscenza dello staff dirigente e degli allenatori.
Una situazione così vi farebbe riflettere?
Si può, secondo voi, continuare a metter dentro la struttura persone a caso? Magari le prime persone che incontriamo e che ci chiedono meno soldi?
E si può inserire degli allenatori che già sappiamo essere non preparati per quella fascia d'età?
Vi auguro una giornata "organizzata"!
Solidea
mercoledì 20 giugno 2007
motivazioni

Cari lettori, chiusa nel mio ufficio, alla ricerca di nuove informazioni sulle motivazioni nello sport, mi è capitato di vedere un video su YouTube di un formatore che trattava proprio questo tema.
La domanda principale è: perchè alcune persone diventano "campioni" e sono sempre su di un gradino più alto, e altre invece rimangono in basso? Qual è la differenza tra questi due tipi di persone?
Il formatore è entrato così nella tematica della "motivazione". Quando una persona sente una forte spinta ad agire, che poi è quella che fa ottenere i risultati? Beh! Questo formatore ha messo al primo posto lo spirito di sacrifico, al secondo gli attributi... al terzo non ricordo ma non importa, non è questo il punto.
Il punto è: è vero! senza spirito di sacrificio non si può ottenere nulla (a meno che non intervenga la Signora Fortuna!) però... secondo voi, non sarebbe più corretto mettere al primo posto, e prima di ogni altra cosa, la definizione di un obiettivo chiaro?
Perchè, voglio dire, se non ho un obiettivo, non ho chiaro cosa voglio raggiungere... mi viene difficile pensare di essere pronta a qualunque sacrificio, impegno!
Buona serata a tutti!
venerdì 18 maggio 2007
martedì 17 aprile 2007
qualcosa di incredibile!

venerdì 13 aprile 2007
schiacciati come sandwich!

Qualche giorno fa, in un breve ritaglio di tempo, sono andata a vedermi una partita di calcio, categoria giovanissimi.
Sappiamo quanto sia importante la figura dell'allenatore come guida e leader che fa crescere un gruppo, e quanto sia determinante per il raggiungimento dei risultati prefissati il suo stile comunicativo. In partita si deve parlare o no? Sembra essere questo uno dei più grossi dilemmi, che vede il confronto di opinioni diverse... Ma quello che è successo in questa partita che ho visto ha del meraviglioso! Un allenatore che urlava con la bava alla bocca (è un po' forte il termine? però era così!), un guardialinee che faceva la stessa cosa, aggiungendo, di tanto in tanto, qualche parolaccia, ed un tifoso genitore che, dalla tribuna, faceva l'allenatore in seconda... suggerendo i suoi utili consigli tattici e camminando su è giù per le gradinate.
Il bello (oh! è un termine provocatorio!!!) della situazione è che ognuno dei tre simil-leader diceva cose assolutamente diverse tra loro. Devo dirvi la verità: sono stata tentata dal registrare tutto con il telefonino... prima o poi lo farò! Comunque, in quel preciso momento ho pensato: certo che questi ragazzi devono sentirsi come schiacciati in un sandwich!
giovedì 5 aprile 2007
mercoledì 4 aprile 2007
cartellino ROSSO

mercoledì 28 marzo 2007
il giusto atteggiamento
Vi ricordo anche il link del nuovo blog:
http://www.solideavitali.splinder.com/
domenica 25 marzo 2007
Buona Domenica
Lascio anche questo link di un nostro altro blog... in questo spazio stiamo riscontrando dei problemini con il caricamento dei video... se non riusciremo a risolverli ci trasferiremo direttamente nel nuovo spazio web. Per il momento rimaniamo con i due spazi aperti.
Parola mia: farò in modo di recuperare tutti i post contenuti in questo blog!
http://www.solideavitali.splinder.com/
venerdì 23 marzo 2007
scaricabarile e le responsabilità

Questa mattina vi posto una "storia" vera, successa qualche giorno fa. Mi asterrò dal fare commenti... la mia provocazione in qualche modo l'ho già fatta con l'immagine inserita qui alla sinistra.
Le Istituzioni locali del calcio convocano una riunione urgente e straordinaria con le varie società di calcio. Tema da trattare: la violenza assurda che in questo momento sta toccando la nostra amatissima sfera bianco/nera (almeno questi i colori del pallone tradizionale!).
Poche le persone intevenute, molto lo sconcerto delle Istituzioni su quanto si sta verificando. Ahimé! Nelle Marche sembra si sia messo in moto un movimento stupido verso gli arbitri.
Inizia la discussione, i relatori dicono la loro, si soffermano sulla responsabilità che hanno tutti i soggetti che mettono piede in una società di calcio.
A questo punto, a noi partecipanti/spettatori la parola. Nessuno interviene, ed uno dei relatori sollecita me.
Il mio intervento: "Credo che le responsabilità siano divise in parti uguali tra tutti i componenti di una società di calcio: presidenti, dirigenti, custodi, allenatori, genitori. I ragazzi ci imitano, quindi una nostra parola, un nostro gesto, un'epsressione, un modo di dialogare e approcciare ad una gara diventano determinanti. Ci sono un'infinità di cose che ognuno di noi può fare e attuare sin da subito per trasmettere messaggi più coerenti e portatori di valori più alti. Per esempio, e questa è una delle ultime situazioni viste e vissute, è coerente in ambito sportivo che un allenatore del settore giovanile fumi in panchina? Esiste o no la regola per cui è vietato fumare in panchina? Perchè certi comportamenti vengono dati per scontati, già appartenenti ad un modello comportamentale consolidato, tanto che gli arbitri sorvolano su questo?"
risposta di un esponente del mondo arbitrale: " fossero tutti così i nostri problemi!"
intervento di un dirigente: "il problema è che non ci sono presidenti adatti a svolgere questo compito. Tutto dipende dal vertice, ed è il presidente che deve vigilare."
intervento di un allenatore: "la colpa è degli arbitri... vorrei sapere come vengono designati!"
intervento di un allenatore DONNA: " sono mamma e capisco i ragazzi... sono una fumatrice e fumo anche in panchina. Questo non costituisce un problema, i veri problemi sono altri, per esempio i ragazzi che dicono parolacce, e non le nostre sigarette!" APPLAUSO DI 5 ALLENATORI, sicuramente fumatori, sicuramente fumatori in panchina, sicuramente a contatto con il settore giovanile, sicuramente... ...
martedì 20 marzo 2007
credere
lunedì 19 marzo 2007
le 4 S dell'istruttore

Vediamole:
1 SAPER ESSERE: coerenza 2 SAPERE: competenza 3 SAPER FARE: abilità personale (tecnica e tattica) 4 SAPER FAR SAPERE utilizzo del giusto stile comunicativo.
Il SAPER ESSERE è un concetto che viene ricondotto alla sfera della leadership. Negli articoli precedenti, abbiamo sottolineato il vero senso del leader. Leader è chi dà l’esempio, chi sa gestire le proprie emozioni, chi sa far emergere le potenzialità di chi guida, chi resta coerente, nell’atteggiamento mentale e comportamentale) con la propria scala valori. Essere coerenti significa avere una chiara visione di se stessi e degli altri; aver stabilito la propria missione ed i propri obiettivi in relazione agli atleti che si guidano.
Il SAPERE, diventa determinante in ogni nostra attività, a maggior ragione quando per attività si intende l’insegnamento. Credo sia impossibile insegnare agli altri qualcosa che si ignora… non siete d’accordo?
La formazione continua e aggiornata dovrebbe essere uno dei principali obiettivi dell’allenatore.
SAPER FARE: ammettiamo di essere un istruttore di basket e di non saper fare la “presa” della palla… va bene che c’è un detto che recita più o meno “chi non sa fare, insegna”, ma personalmente lo trovo impossibile. L’istruttore si trova spesso, e in una buona seduta di allenamento lo dovrebbe sempre fare, a far vedere ai ragazzi l’esercizio, il tiro, il singolo gesto tecnico. Se dimostra per primo di non possedere queste abilità, la relazione che cerca di instaurare con il gruppo accusa un vero scossone ed i ragazzi avranno poca fiducia nei suoi confronti.
Possiamo essere coerenti, competenti e abili ma se non sappiamo comunicare, trasmettere, tutte le informazioni che possediamo agli altri, il nostro lavoro di istruttori sarà vano.
Oggi, più che mai, nel mondo dello sport si parla di “comunicazione” dell’allenatore, ed in effetti il ponte di collegamento tra l’insegnamento e l’apprendimento è proprio la comunicazione.
Pensate, allora, quanto immenso può essere il potere della comunicazione.
SAPER FAR SAPERE implica l’utilizzo del giusto stile comunicativo. La comunicazione è una vera e propria azione, che come tale produce delle conseguenze, l’importante è che le sue conseguenze siano positive.
sabato 17 marzo 2007
innovazione: quando il marketing sportivo diventa...

venerdì 16 marzo 2007
creatività
giovedì 15 marzo 2007
per quella palla in rete... cosa non farei!

mercoledì 14 marzo 2007
fisiologia

Vi è mai capitato di parlare con una persona triste? Vi siete accorti che, dopo un po', anche la vostra fisiologia è postura sono cambiate?
Vi è mai capitato di parlare con una persona felice, al settimo cielo? Vi siete accorti che sulle vostre labbra, per esempio, c'era stampato un bel sorriso, anche se non era il vostro stato d'animo iniziale?
La nostra fisiologia influenza gli altri e si rilfette su chi abbiamo vicino. Quanto è importante, allora, saperla interpretare e gestire da chi guida un gruppo?
lunedì 12 marzo 2007
comunicazione ai nostri lettori

Dopo essere stata la prima agenzia di comunicazione ad essere presente su You Tube, la Comunicare inserisce i propri video anche su TuoVideo.it, la versione italiana del primo portale.

Tutti i nostri successi sono anche vostri: grazie per la vostra presenza!
Vi ricordo che per approfondire temi come lo sport coaching, la comunicazione aziendale e la comunicazione politica potete interagire con noi nel forum della Comunicare, al nostro sito.
Splendida giornata a tutti!
domenica 11 marzo 2007
sabato 10 marzo 2007
le prospettive

Tre persone erano al lavoro in un cantiere edile. Avevano il medesimo compito, ma quando fu loro chiesto quale fosse il loro lavoro, le risposte furono diverse.
"Spacco pietre" rispose il primo.
"Mi guadagno da vivere" rispose il secondo.
"Partecipo alla costruzione di una cattedrale" disse il terzo.
- Peter Schultz
Buon sabato a tutti!
venerdì 9 marzo 2007
martedì 6 marzo 2007
è nato il Forum della Comunicare

lunedì 5 marzo 2007
l'allenatore pilota...

Ieri ho assistito ad una partita di "giovanissimi"... Sapete ormai che la mia attenzione si rivolge a tutto tranne che al risultato finale. Certo, una vittoria è importante e tutti ci tengono... è un forte stimolo ad andare avanti, solleva il morale... però c'è un dato di fatto: la vittoria non si allena, mentre tutto il resto si! Comunque, senza voler aprire questo discorso, sicuramente da approfondire in seguito, nella partita di ieri ho osservato in prevalenza il comportamento dell'allenatore. L'allenatore pilota, così lo definisco. Ha pilotato, nel vero senso della parola, per tutta la partita i ragazzi, come se tenesse in mano un telecomando! I risvolti potete immaginarli... così, tanto per riflettere, cosa provereste voi se qualcuno vi dicesse costantemente cosa dovete fare, come dovete muovervi, cosa dovete pensare?
Vi auguro una settimana senza piloti a seguito!
sabato 3 marzo 2007
venerdì 2 marzo 2007
Tra Noi SportivaMente!
Il successo dell'iniziativa dipende da NOI... così... Tra Noi SportivaMente... per crescere insieme!
P.S. per Tombo: anche arbitri e affini possono partecipare!
un abbraccio a tutti! Solidea
giovedì 1 marzo 2007
post 3: come lavoro da coach sportivo

mercoledì 28 febbraio 2007
post 2: il coach sportivo all'interno della società

martedì 27 febbraio 2007
post 1: chi è il coach sportivo

lunedì 26 febbraio 2007
come capire il grado di comunicazione

domenica 25 febbraio 2007
sabato 24 febbraio 2007
Real Marcianise: la strategia

venerdì 23 febbraio 2007
ascoltare... ma cosa?

giovedì 22 febbraio 2007
ascoltare

mercoledì 21 febbraio 2007
"come"

Il primo è visto in negativo perché è quel tipo di Mister che punta dritto solo alla vittoria, calpestando i diritti e le libertà di espressione dei piccoli, che vengono guidati come robot.
Permettimi una provocazione: premesso che sono pienamente d’accordo con il concetto che si vuol trasmettere, e faccio riferimento al rispetto dei piccoli, ma il termine “vincente” non è sbagliato per definire uno stile comportamentale errato?
Tra “formatore” e “vincente” qual è il termine che ti cattura di più?
Poi mi sono chiesta: “come mai ancora siamo fermi a dire devi essere così?... come mai ancora puntiamo l’attenzione su ciò che dobbiamo dire e non su come lo dobbiamo dire?...
All’allenatore viene detto: devi essere un formatore, devi saper comunicare con il gruppo, devi saper modulare la voce, devi catturare l’attenzione di chi ti ascolta…
Ai dirigenti vengono richieste competenze di gestione sempre più innovative, una capacità di organizzazione che esula dalla semplice voglia di fare ma necessita di conoscenze manageriali.
Sapere la normativa sportiva è indispensabile per la gestione della scuola calcio, ma poi occorrono strumenti di direzione aziendale, capacità di gestire un gruppo, di motivarlo e coinvolgerlo nel raggiungimento dei traguardi prefissati.
Abbiamo capito che “dobbiamo essere così”. Ma se “così” non lo siamo o per esserlo dobbiamo migliorare… “come” possiamo fare?
È il “come” che a noi interessa: come posso capire gli altri, come posso guidare un gruppo, come posso trasmettere le mie conoscenze, come posso organizzare strategicamente il mio lavoro, come posso modulare la mia voce, come posso catturare l’attenzione degli altri…
Il mio obiettivo è proprio questo: suggerire le regole per “come essere” e “come fare”.
martedì 20 febbraio 2007
allenamento mentale

Nella trasmissione di domenica sera di "Che tempo che fa", condotta da Fabio Fazio, era ospite Alex Del Piero. Ha raccontato diverse cose, esperienze, ecc. C'è un particolare che non può essere sfuggito agli esperti di comunicazione e pnl: il racconto dell'allenamento mentale. Certo, Alex non ha usato questo termine, ma vorrei farvi notare come la preparazione mentale sia assolutamente efficace per raggiungere risultati. Cosa faceva Alex da piccolo? Ha raccontato, divertendo tutto il pubblico, di posizionare un divano al centro della stanza, e dietro una sedia che aveva la funzione di fare da porta. Alex si sistemava davanti al divano e, con una palla di gommapiuma (e per fortuna!) era pronto a raggiungere il suo obiettivo: superare la barriera (che era il divano) e segnare il goal proprio sotto alla sedia. Contemporaneamente, faceva la telecronaca dell'evento, come fosse una voce esterna che narrava tutti i suoi gesti fino a dire "goallll! Alex Del Piero ha segnato il goal!". Questa sua seconda strategia serviva chiaramente ad automotivarsi, a caricarsi. E pensate, diceva di aver fatto goal anche quando non era vero.
Certo, Alex non stava facendo un normale allenamento ma un allenamento speciale: quello mentale. Nei prossimi post vi svelerò alcuni segreti di questa forma di allenamento, intanto Buon Carnevale! ... chissà! forse qualcuno si vestirà da Alex Del Piero!
lunedì 19 febbraio 2007
questione anche di dirigenti!

Nella trasmissione televisiva "Quelli che il calcio", Candido Cannavò, parlando della violenza nel calcio, ha posto una questione, secondo me da non trascurare: i dirigenti sportivi. Cannavò ha lamentato una scarsa cultura e capacità dirigenziale di chi è al vertice di una società calcistica. Personalmente mi è capitato di riscontare una simile realtà, e credo che ci sia bisogno di una maggiore formazione. E voi, cosa ne pensate? Quali esperienze avete in merito? Vi auguro una settimana di pensiero positivo! Solidea
domenica 18 febbraio 2007
Buona domenica
sabato 17 febbraio 2007
venerdì 16 febbraio 2007
etica emozionale


giovedì 15 febbraio 2007
Team work

Uno dei miei argomenti preferiti, in materia di comunicazione, è il team work (lavoro di squadra). Soprattutto in ambito sportivo, mi son trovata ad "insegnare" le regole per gestire e motivare un gruppo. Mi sono sempre sorpresa di come gli allenatori, nell'educare i ragazzi al calcio, pongano sempre l'accento sul fatto che una partita è un "lavoro di squadra". Quindi, e giustamente, al ragazzo che tende ad una prestazione individuale, egocentrica, si ricorda che i giocatori sono 11. Tutti devono contribuire e la regola prevalente è aiutarsi, "fare squadra". Principi giustissimi, più che validi.
In un recente corso, un allenatore mi ha detto: ho un gruppo affiatato però ci sono 2 ragazzi con una personalità ingestibile, sbagliata, che vanificano sempre il lavoro fatto con gli altri. La prima regola del team work, cioè fare squadra, vale anche per allenatore. Sappiamo che le conoscenze e competenze sportive (tecnica, tattica, ecc.) da sole non bastano per gestire un gruppo. L'allenatore deve saper comunicare, motivare, coinvolgere il gruppo che guida. Se è vero che l'allenatore è un leader è vero anche che deve conoscere la modalità di formazione e valorizzazione, prima, del singolo individuo, e poi, del gruppo/squadra.
Ognuno di noi ha una sua personalità che, senza entrare nella definizione tecnica, si riassume con: ognuno di noi ha un suo unico modo di reagire alle diverse situazioni ambientali. Tra queste anche la forma di comunicazione verbale, para verbale e non verbale dell'allenatore.
L'istruttore, nel guidare un gruppo, dà e riceve una continua serie di comunicazioni, che sono in continua evoluzione e non si fermano mai, anzi si autoalimentano.
Morale della favola: dal gruppo non va escluso nessuno; è necessaria una comunicazione flessibile, gestita di volta in volta a seconda della personalità che ci si presenta.
mercoledì 14 febbraio 2007
martedì 13 febbraio 2007
arbitri e affini in rete!

lunedì 12 febbraio 2007
c'è ancora un po' di nebbia in campo!

1) fischi, dalla curva sud dell'Olimpico, per "1 minuto di silenzio";
2) 4 ultras interisti arrestati;
3) a Bergamo, i tifosi dell'Atalanta, lanciano un petardo nel campo chiuso al pubblico;
4) rissa a Baronissi tra dirigenti dell'eccellenza.
Questo è quanto trasmesso dalle Tv nazionali, come risultato concreto di un turno di fermo del calcio italiano.
E nelle vostre realtà sportive cosa è successo? quale cambiamento si è generato?
Personalmente devo ringraziare pubblicamente quanti lavorano al mio fianco. Hanno dimostrato una correttazza assoluta delle regole ed un doveroso rispetto verso gli avversari. Non che prima non lo facessero ma si è accentuato un senso di responsabilità maggiore, soprattutto nei confronti dei giovani calciatori. Certo... ci vuole un pugno di ferro per isolare i soliti ......... !
Buona settimana! Solidea
domenica 11 febbraio 2007
sabato 10 febbraio 2007
fisiologia e postura influenzano i nostri stati d'animo!
venerdì 9 febbraio 2007
Motivazione: il nostro atteggiamento

giovedì 8 febbraio 2007
Management sportivo: la sfida continua!

In questi giorni, mi sono trovata spesso a discutere sul management sportivo. Le riflessioni che sono emerse dal gruppo di lavoro sono abbastanza singolari. Da un lato, ci sono aziende che ne hanno fatto un grosso business. Molto in voga i corsi per direttori sportivi, dirigenti di "top management"... (... tra le altre cose... vi sfido a parteciparvi! Avete visto quali sono i requisiti per l'accesso?!). Dall'altro, ci sono le società sportive, che utilizzano figure non ancora professionali, e questo si verifica sia in società dilettantistiche che professionistiche. Ci mancherebbe! il loro lavoro è indispensabile ma non quando si tratta di management vero!
Management significa organizzazione, condivisione, visione, programmazione, strategia, flessibilità, immagine integrata, risultato. Per tutto questo sono indispensabili il piano marketing ed il piano di comunicazione (nei prossimi post parleremo in modo approfondito anche di questi strumenti)... Quante sono le società che li utilizzano?
Vi auguro un buon management della vostra giornata! Solidea
mercoledì 7 febbraio 2007
le regole per il successo!
Cari Amici, in questo breve video, troverete descritte le 5 regole per raggiungere il successo. Il successo non è un traguardo definito ma un processo in continua evoluzione. Se vi siete posti degli obiettivi e li avete raggiunti, dovete subito identificarne altri. Vi accorgerete, ad una prima visione, di quanto siano semplici queste regole. Riguardate il video, provate a fare un'analisi approfondita e vi accorgerete, invece, di quanto sia difficile mettere in atto in realtà qualcosa di semplice! Programmatevi per il successo! Vi auguro una splendida giornata! Solidea
martedì 6 febbraio 2007
finalmente siamo alle responsabilità!

lunedì 5 febbraio 2007
in attesa di una decisione...

Cari lettori, in attesa di una precisa decisione delle Istituzioni del calcio e della politica, sugli ultimi tremendi avvenimenti a Catania, cosa possiamo fare?
In due giorni abbiamo sentito un'infinità di pareri provenienti da esperti di calcio e presunti tali. Tutte le trasmissioni televisive di sport hanno discusso il tema della violenza negli stadi. Qualcuno ha cercato di attribuire colpe limitate ad alcuni soggetti: colpa delle società di calcio, colpa degli ultras, colpa di giovani irrequieti che trovano sfogo nei campi da pallone. Il calcio è malato... così non si può andare avanti... è l'unico sport nel quale si vedono certe violenze... Sapete la mia posizione in merito: c'è del marcio ma c'è anche del sano, sia nel calcio che in altri ambienti sportivi. Ci siamo dimenticati i casi di doping nel ciclismo? Nell' ultima gara di basket, disputata dalla squadra della mia città, ci son uscite le botte... Generalizzare non serve a nulla, così come fare i "falsi" moralisti. Ieri, leggendo i giornali, ho trovato alcuni pareri di personaggi dello sport. Mi ha colpito l'affermazione di un Presidente che diceva: "sono fatti vergognosi e vanno puniti". E sono daccordo su tutti i fronti. Però mi son detta: come mai questo Presidente dichiara questo alla stampa? Non si ricorda quando nelle trasferte organizzava gruppi di tifosi scalmanati, pagando il viaggio ed il pranzo, e lasciando che in una gara tirassero sassi al guardialinee?
Lungi da me il fare ramanzine... spero solo che questo momento ci induca tutti, me compresa, a riflettere sul serio, a riflettere su cosa dobbiamo migliorare nel nostro lavoro, nella nostra attività a contatto con i piccoli e con i grandi. In certi casi, siamo tutti "colpevoli", e tutti possiamo fare qualcosa per migliorare il calcio. Buona settimana! Solidea
sabato 3 febbraio 2007
venerdì 2 febbraio 2007
Solidea
giovedì 1 febbraio 2007
Sport coaching: rivedersi

Dalla scorsa stagione, con una squadra di "Allievi", abbiamo iniziato ad utilizzare i video per rivedere le nostre partite. Lo scopo è stato quello di voler creare un terreno favorevole alla preparazione mentale. La focalizzazione degli obiettivi, la concentrazione mentale, il risveglio delle energie positive, diventano determinanti solo dopo "essersi rivisti". Il punto chiave è quello di cui abbiamo già parlato: cambiare prospettiva. Mentre gioco una partita, posso solo pensare di essere determinato ma non ho un riscontro oggettivo, non posso vedere da fuori qual'è il mio comportamento fisico e mentale. Se siete allenatori, vi sarete accorti quanto sia facile, dall'esterno, vedere se un ragazzo "è in partita" o no. Lui però non è in grado di analizzarlo, valutarlo, o perlomeno non riesce con la stessa facilità di chi lo vede con altri occhi.
Il "rivedersi" aiuta a: monitorare la gestione dei propri livelli di comunicazione; focalizzare gli aspetti che vanno migliorati; potenziarsi. Inoltre, c'è un altro aspetto fondamentale in questa esperienza: i ragazzi rivedono il video, il loro video, insieme, e questo li unisce ancora di più. Il "rivedersi" stuzzica il proprio orgoglio e soddisfa la curiosità di sapere come ci vedono gli altri. Sbaglio, o tutti noi, la mattina, in bagno, ci guadiamo allo specchio... facciamo le faccine... sorridiamo... sgraniamo gli occhi... profilo destro e profilo sinistro... ? E poi, se facciamo una passeggiata, magari per fare shopping, ecco qua che la vetrina del negozio ci serve come specchio... e prima di guardare in basso, verso gli oggetti in mostra, guardamo un po' più in alto, di fronte a noi, dove vediamo noi stessi! Splendida giornata a tutti! Solidea
mercoledì 31 gennaio 2007
Se fossi Julio mi in.....rei!!!

martedì 30 gennaio 2007
Arbitro... ti amo... ti odio!

lunedì 29 gennaio 2007
Cambiare prospettiva!

Cari lettori, qualche giorno fa, abbiamo accennato all'utilizzo dei video. Avete visto il video riassunto dei mondiali 2006. Avete anche capito quanto sia forte e straordinario il potere delle immagini. Il visual, in questo senso, viene utilizzato dalla pubblicità, la quale ci racconta una storia, ci fa vivere un sogno, ci trasmette emozioni che poi... hanno lo scopo di indurci all'acquisto. Quando parliamo di immagini, apriamo veramente un mondo infinito... I video, vengono, appunto, usati dalle tv. E in ambito sportivo? Anche, ed il loro utilizzo è fondamentale. Non faccio riferimento ai video delle partite che vediamo il sabato o la domenica, ne tantomeno alle moviole. Come allenatori, avete mai provato a farvi riprendere durante gli allenamenti o nelle partite? Rivedere se stessi è fondamentale, in primo luogo perchè cambiamo prospettiva e con più facilità possiamo individuare gli aspetti di noi stessi che possiamo (o dobbiamo) migliorare. Questo esercizio lo faccio sempre fare nei miei corsi di public speaking... Capisco che all'inizio si possa aver timore di essere ripresi, e magari ci si sente un po' rigidi, imbarazzati... Chiedete aiuto a qualcuno che vi è vicino, e fatevi riprendere a vostra insaputa, in un momento nel quale nemmeno ci pensate. Rivedervi diventa un momento di vera crescita: quasi non ci si riconosce! Ho fatto, in ambito sportivo, e con gli allenatori, diverse volte questo esperimento. Tutti sono rimasti meravigliati! Hanno notato la loro gestualità, la prossemica, il loro tono di voce e le parole dette. E tutti hanno dichiarato che era necessario apportare al loro stile comunicativo qualche cambiamento, miglioramento.
Fate anche voi questa esperienza: proviamo a vederci come ci vedono gli altri, dall'esterno! Vi auguro una settimana ricca di soddisfazioni, cerchiamo di notarle! Solidea